Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 55

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D 'T S ; ' F N M A
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♦^nrasersartionenon
potevaf a r [enfia Anima,
coniio t i f i fa tenere in proportion grata aWo*
rtcch ioju tn jeparth jclie.PtlfmSMillj
■aejftto
humana
^.
proponendo
,
poffonendo , &
interponendo . Lequai parole fubito , chefono
mefje nella loro proporcene, fi truttanojottod al
trmgronontta
proverem oquejìauncan^f^rff^eTfxfrarca
,
sarti
dafole tre parole. CX dico -chcl Jterfo di
undicifillahe t
se
dee effer fatto -da tre parole
fole
;
conuien di necefità la
,
dove /fi adopera
iU in q u e,il quattro, Cr ii d u i
,
che Imm del­
lo parolefia di cinque fillahe,!altra d i quattro,
la h ra dt due ^perche cinque
,
quattro & due,
fanno undici
*
CX-fe perragion di Arithmetica
vogliamo trovar quante^prepofiiiom, pofpofi
ètoni, Cr wterpojìtiom poffanofa r; troveremo
riho non ne pofilinofar piti difeù»vJmpero', che.
Versi neleol
cinque avantifanno quefkfi^& intlhtqudL
paròfe fu
rnifura meffe il Poeta quelle parole.
n. *
E)con Ero'
Soavementefòfiirandomouei
**'
0 “S'1
4
-che tegono in proportion queflo uerfo
.
Mantichifim o fabro Siciliano
,
4
Et
col quattro avanti fanno medefinutmente
due uarietà
4
. j. i.
0
**
4
.
u
p
parimente eoi
due avantifanno quefle due
1
.
f.
4
.
qual
e
quel
nerfo
, si
com entgh antichi tefìi i forteto
.
c
Arbor uittorwja triunjale :
È r i
4 . 5
%dehjuale al prefenle non mi[occorre
efempio
« Ma se
lolm uefi meco tl libro -, dove
1...,45,46,47,48,49,50,51,52,53,54 56,57,58,59,60,61,62,63,64,65,...516
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