Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 62

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y troveremo di cip gentilifim a trattaiigne
nel Sonetto.
vL
affiato bai morte fen\a Sole il mondo :
oper trovar locò accommodato a nof r i tamentv
come dice il
Pe/r.
nel Sonetto, Solo et pèfofo.
o perche colpenflerofiamo con la co/aperduta *
T
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di quefie vie fono molte macchie nel Eetr*
qualequella..
Leuommi il mio penflero:
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* -i r.
"Sfornami a mente., ■ • y
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.Miraesjuelcosoe
affianco mio.corvago.
. Con quejìo mio debole aifeorfofritto
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7fa libri trafitte, noie, laf io Va­
fr e Signorie, pregando quel
„ , v.
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habbiano ad ai&
:
tare in tutte le
parti in­
formi:et.anco fe lo troveranno <?& 'm
-
perduta Jferan\a, prego l i '
'
. .
diano
per
f
politura
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il fuoco* f. ■
•.
1...,52,53,54,55,56,57,58,59,60,61 63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,...516
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