Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 68

D E L L *
H.V
OMO A D I O ;
ma {'ubandone nel?adoration del Vitello
. D?-
remo-per anentura ,
che
dimofirafjein ifitsa
,,
battendo ej]o medefimo lafciato fr itto ; immun­
dus lab ijs egofum. citerò nel buon Profeta D d-
m d , leggendo noi negligeritti fuoi
;
fpiritum,.
fancium tuum ne auferas a m e* Aggfitngia-
m° ,jbeP afgua fnhebreo fo n a
T
ranfito,- y
ancfiqSeJ/o,
che ne^ffecetnfc(fdlède)m man
** '
g ì
or
dell'agnello., contenneancor q
fio
,
che
fi
mangiafe fin /a indugio; perche battendo a
far tranfito ìo Jfin to dx D io , jàbifogno, che
noi lo prendiamo tofo
;
& che nel riceverlo note
fìamo negligenti
.
Conquefii ivoghi ancor fa
quello nel Genefi
;
dotte f i Ugge , che Adam nei
tne\o giorno nelgiardino vide Dio carninanie,
fe ben mi ricordo, che qui non ho libri : y non
lo vide fermo
..
fe r m e ^ ^ M o ^ J iffio qon
fermò -, neferm a
,
nefermerà maifenonfopra'lDio
douc
fiio fighucTo yfecondo il tefitrnomo d ifilla ,
qual dice fi Egredietur uirga de radice lejjifi.
y fio s .d e radice eius afeendet, y requiefeetfa
,
per eumjpiritus Domini
.
Et di quello di d a * ;
uanni, quia mai fyiritum Dei defendentem
y m anenttm fuper eum , teflimomum perhi*
b u i
,
quia hicfilrns
D
et efi
.
y David in per-
fin d di Dio verfi i l figliuolo, tu es facerdos in
*> ..
x ttrn nm j ne farebbe tn eterno , filo f i n t o dò
Dio non fo/Jefimpre p er dimorare in lui, per*
'
che dice Paulo , y p la c u it in eo omnem plcné*
tinimem inhabitare 1
H
abita, dunque, y a r i-
mane nelfole figliuolo tutta ladim na pìenc\fi,
•vi
rfiafififiducr. da Iut a partirfem giamaU
1...,58,59,60,61,62,63,64,65,66,67 69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,...516
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