Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 52

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b' r n
H a t .
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futficom e ad uno V ittorevolen do dipingerà.
>
alcuno individuo
,
farebbe cofa piùfacile-di fa*
pere
,
quanti & quali membri babbiano ad ef i
ferefin uriòlfuomo
,
mentre lo uuol dipingere,et
~lrtqualr loehilTaWiano a ritrottarfi del corpo
>
sciita
andare mendicitndo la fim ilitudm t del*
tocchio.da uno animai bruto,tt d*un*altro,metrt
‘bro d*urialtro d i dmerfa \/pecte:: x f f hono tlli-
v
mato più commodoildar# al m o t^ fa m a teru T
^V edete adunque Signori , fe la patitone g f
V*fotomattuo methodo faceano*di Jopra tante*
'differente una aceufittion dall'altra
; che cosi*
atterrebbe
■, iVo-
piglia/?* fatica di mofirar. la
'■ dfe r e n tia per tnttele quattordici parti t cbt
poffimo informare una matertaidellequai,-ben-
cbefpe/Jbalcunefaranno in più materiefim ili ;
fi comeg li acci)*, il nafio , d'orecchie fim&con*
\
ftmtlt m Molti individui anim ati: pur
, fi
come
f [
j
Meglio in ciafcun Individuofarebbe conofciuto
; ...A.,
qua ndo tutte le parti fufferofinfmne con lu i,
ancor che nthaueffe moltefim ili ad altrui: cofi
a
me p a r, che più commodo ci farà il poter ve­
der etafeuna particolare materia con tutte quel
le pari
*,
chela informano, che d i vederci da*
vanti molti occhi & molti nafi me/colati nifie*
m e
;
iquah a diuerfi di diucrfefpetie apparten­
gono
;
onero arte, che infegnaffe cofifattom e*
fcolamento ilaqualnondimeno fotÀcpnfirua*
ta nel loco, doue tratterò deltó ide# della ora*
tum* ,fm \a - guafiarefordmedp
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