Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 50

D E L T H E A T.
t ;
flf/fìi p fi via di precetti alti(limi.: molto s'in-
^ ^ !m o 7 fa ^ c fie f^ e g g m T tn im a E.pi. che egli
feritie a i Attico ^ qùejìe-parole
. ' N
ttncnegli-
geritiàm mea cogm fce.. Degloria lihrhm ad te
m if i
j f
fa /in eofio cm fu m id e fi
,
'q u cd jn A c-
c fa r ftic ftn tio 'ffd fa e tiiF oh èam rem ,<juod
bal>eo'voltimeli proheriiforum. ex eo eligere, fo­
lco , eviri aliquod firigfama in fìttiti, fa ci L e-
quali paròle dfatyà ad intendere fieli? Cic. fi
■jehéfje a p r i f f a *
^ fie 7 c o )m c im m if^ fii.ifa e to r i^ Trovo att­
errai che'l boccaccio cadde iti una replicatione ^ oef 9ccf i
r>
■'* r r
1
*’■
m ° ne"*
,
d un A nem ie, fi comefece Ct:.fo rfè per la me-
replica
defimo, cazione fimperaci, e d proemio
,
ch'e»Uvu
Fr° nev®
~ ..
%T " «' i n
S\.n*»o.
fa n c lh tx . Novella della prima giornata3 e d
medefimo con quello della prima novella della
fefla giornata : ilquale incomincia ,
Come
n f
lucidi feretrifono le sì elie ornamento del cielo ,
Cric. Or
se
le particolàri materie delle medefi-
me fie r ie fin o conofciute perfino a q u i, tanfo
dm erfi per quelle poche
roso,
che babbiame det­
to
;
quanto più apparrebbono
>se
bora io mo-
J ìra fi tutte quelle cof i y che le pofieno fa r d f i
ferenti 1una dallaltra 1 Jmperuche ( f i conte
già pochigiorni io dif i al molto Mag, O* dot-
tifi. Morifini , giovane di tanta fper.anxa di-
quanto f a alcun altro fio pari a nojìri giorni ,
CXfi come più fia te ho moftro a l molto Magni­
fico & giudicivfi Sig mio te. Hiercnim o H o-
Uno
) ìb
non
tietrg.cL.le
roso coso per
la
tri
a deità
n
.-
Idee di Hermogene : ilquale in eiafcvna confili
-
^
1...,40,41,42,43,44,45,46,47,48,49 51,52,53,54,55,56,57,58,59,60,...516
Powered by FlippingBook