Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 476

$
E M P I I C I ,
tSj
la precedente
.
Aleum altri per lungo ufo fo­
no divenuti proprij : che nel uero , chi ben ri­
guarda
,
fono formati da T ra tta ti, come con
-
*
7
.
i r e
1
n
■ 1
pardo Oli
sorto ,
cheforfè mene da quefia particola con
3dc u;ene „
oso da
forte
;
perche dimofra la conflatione
esc.
sere
data per fortificare il debile
, oso cascante
anim o.
Et
fu/ferire dafub
, oso/ero , che e dei
corpo
, oso
purf i è tradotto dal corpo all'animo:
che per l'animo f diamente la confyetudine I'ti­
f i
. FA
la^p/fluej#M#e chtanio cofi quella de
g li A u ttcn
,
come quella del publico partire m -
Tutte quelle uoci adunque, che et verranno da
uanti ta li
, che
alcuna almeno delle due confue-
tudn.i ha '/ita in cofiurne,feguiremo Curnepro­
prie
.
Et fi come il furto venutogli donanti il
panno perfar la uefia
,
non dee prendere fatica
d i conftderare da quali pecore fojfe to n d u ta ti
lana
,
di che il panno fu fa tto , ne da cui
,
n t
comefila to , mafidamente, conftderar quello ,
ch'c più utcìno all'arte fu a , tlcofi noi hauend0 %
7 * ...........7.......... * ' "
1 1
jm p ir U colonne ^ n febbìm n ^ pW m iÓ au i-
f
fio) /ycenaer
co
7
pernierò a quelli cotanto lonta-
J r . .
.
1
J .
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r
j ,
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ni principq , cbg affaipiù uale laconfuetudjne^
effe la ragione
, ma
difendere
oso
anicinord
f
guanto piyJdjofiufaZ daranno adunque d d
|
noi tenuti
proprtj del primo grado tu tti quelli,
Cr (imili
;
conipafiione, affitto, perfo n a , con- drì'pfrLo
forto , mef ie r i, difereto , riputare , /'offerire,
gwdo.
perche non più di una cofa fignificano
.
Mai
proprij delfecondogradofono di proprietà mol­
to rimefifa
;
imperochefignificando più cofi,nni
1...,466,467,468,469,470,471,472,473,474,475 477,478,479,480,481,482,483,484,485,486,...516
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