Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 259

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D I S C O R S O
£irtcae
oratione
,
Yt in quanto a U imitatione , fe­
condo chiedono It forme de' parlari
.
Poi
che hahhiamo dato a)faggio 0 delle tre
uniuerfali forme
di
Cicerone
,
0 delle tx%di Her­
mogene
,
hora cJ.conduceremo a breuemente mo-
firare
,
in quanto infieme convengono, 0 in quan
to di[convengono : 0 quali habbiamo a feguire
.
Vico adunque ychefe noi pareggeremo la forma
fommejja ; mediocre
, e
grande alla forma delibe­
rativa , giudicia le
, e
Panegirica : la fola Pane­
girica del tutto converrà con la temperata . Alche
f i può fiminiente provare per effo Marco Tullio
nell'Orat. oue d ic e
.
Fuit
ornandus in
M
anilia lege
Pompeius.T
erti
perata oratione ornandi copiam per(etuti fumus
.
Che nefJuno fi può ornare
,
nè laudare
, si
non $ol
demo/iratiuo 0
Panegirico
genere
. Et
vera­
mente quella aratione in quella p irte ^doue orna ,
pornpeo è tutta Panegirica
. E
t del temperamene
tosare
di [opra fogno Hermogene t quando difife
la Panegirica tifar alcune forme con correzione
.
Mae
come contraporremo noi le due altre forme di
Cicerone a le due reflanti di
H
ermogene? certo
non veggio
T
mperoche ne la fomm cjfa, ne la
grande fimo
, si
comegiacciono deforme dal loro
autore
,
da aff'omigliare ad alcuna di quell'altre
d u e
.
Che fe hen Voratione di Cicerone effamina-
remo, dotte effo confefia ne l'orationehauerle trat­
tate
,
troueremo in parte la fommejfa effer quella
che lagiudtciale
.
0 in parte la grande delibera-
tiua
,
0 parimente ne la grande in parte effer la
giu diciale
.
Ilperei# è da conchiudere{h e le per-
1...,249,250,251,252,253,254,255,256,257,258 260,261,262,263,264,265,266,267,268,269,...516
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