Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 269

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D I S C O R S O
Jam accipimus in fabu{is ea cupiditate gre. Et
j»el medeftmo volume 1 x 3 . di
Cerere.
Et
Fe*
tirarea
.
Che meraviglia fanno à chi Va/coltri.
Del quarto grado fono tutti quelli che porgono
diletto ad alcuno
de
fe n fi
.
Come
,
Stiamo Amor à veder la gloria nofr a
-
Benché diventi alquanto jet*cretto per quella
UocC y.Glona.y
sa
altri jìg m fcanti le doti di
L.tu
ra .
ln
fommd quefìi ancora deferiuono le bellez­
ze di perfine
, sa
di
luoghi s di piante ,
sa di
corfr
dt fiumi
;
quefh ancora dicendo alcuna cofa , che
altrimenti haurelbc del lafciuo , vannofilamente
perfino a la piedigerita . \tr g il
.
Speluncam D i­
do
. E/
ofctda libavit nata . Et
Petr. 8,
Con lei
Jofs'io .
Et 5 y .
Vien da begli occhi
.
. De.
quinto gradofino quelli che danno dettia­
mo ,
Per.
l i t i , f o n ,
sa p O .
Voi pojfedett
sa i.
Xirg. 1
o .
lartij; novttm terra Tlupeant] lucefcere So­
lerà
.
Et io .
Ifle
canit ypulfà referunt ad fiderà ualles. E t
. ^
Im ito pTocejdit uefper olyrnpo
.
Del fefio
grado
quelli che
Agli
iddi] 0 cofi d i­
vine
, sa
fiparate da hu/nani corpi
,
humane paf-
fioni attrtbui/cono
come è Ofctda hbautt nata
.
£ l Petr. f o .
V
na do/ma più bella affai che! Sole .
D el
fittini0grado fino tutti quelli che conten­
gono cofi non violenti
,
c ome o tto
,
ripofi
Pe­
trarca
4 9 .
Q u i nn flo filo e come amor m’m a iù t
.
1...,259,260,261,262,263,264,265,266,267,268 270,271,272,273,274,275,276,277,278,279,...516
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