Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 266

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S O P R À ' H E R MO G *
Jl
G E N E R E A S P E T I E .
VucciSer Thuomo
, usar
crudeltade , però*-
che uccider
è
fpette a la crudeltà
,
ch'altri misfat­
tifitto àfe contiene
.
Virgilio
. i l . Voi o
c
litri
f-
fima mundi Lumina ,Ubente calo qua ducitis
annum
, Lther sa
alma Geres
.
Jndesa 4'
definito \
in moltt cofe iofino inferiore
, mae
in due mag
giomiente,
Congregatione
. Virg*, 17.
Tusi
adeo 1juem m o x
,
qua ftnt habitara
Da# •
rum Concilia, incertum efl\
l
Tei rende cagione della fua incertitudinefon»
nagandò tutti li particolari i
nse ■v l 'se v"
'
T utto h le parti .
,j
K
. Se alcuno
diccffe il Palagio
,
ilgiardino', ilfin
m e, e tutto ilfito fono tiguardeuoli
• > i
Luogo,
tempo
,
perf in a
,
cofa d i
perfetta
, s a
modo
. Eefr. f f *
r 1
Chiare fitfc h e
, e
dolci acque
,
Veggiamo cheprima che egli renda qaet
ner­
bo
} date
udienza , tutti lifenfi che fono ih quefia
flan\a
, cioe tutte
quelle cofeche ad udirlo chid*
ma rurouando poco pure cioè manifefle , fece af­
fiatine
.
Et chthakrebbe intefi di che acque f i
uokjfe parlare t fe non hatteffe affonta la perfine
di Laura ? Laquale nondimeno, nontfilo appor­
ta luce
, ma
ancora dignitate
: ne
folamente eofi
mofira parlare'dell'acque di Sorga
, mae
in un co­
lai modo ui ajfume il luogo
s a
il tempo,-benché il
1...,256,257,258,259,260,261,262,263,264,265 267,268,269,270,271,272,273,274,275,276,...516
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