Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 378

f
*
D E L L E MA TE R I E . iSjf
y c
faitatimi de Principi
, esse
d i altri nelle Signo-
jfarie yma anchor quella particolar
, VENVTae.
Di DON HERCOLE NELLA SIGNORI*
D I FERRARA ;
accioche ttoffra Eccellenti»
uegga il configlio, ch'io prefinella elettion del-
,
lartificio
.
EtheQjJje fiano pju altri artificij*
iq w li d 'iriforno Ala materia predetta uenit
«
poffono
;
nondimeno io di tutti elefii quelli due,,
chefon dentro del predettogorgo
,
come pìujti* u
tini,
esse
per cofi dice,più applicabili . g y fe ben
V*
detti due predetti a me pia cque maggiormente
IL
il prim o
,
che'l fecondo
;
non è per tutto ciò da
^
dire y ebe ilfecondo non liabbia cofa feco , ciré
co la detta particolar materia non fi poteffe con
fa re, imperoche fe effo non porge altra tnuend
'
t
tione, che Caccompagnar con la uemita del Si-
.
> .
gnor nella Signoriag l Iddìj dell'arte, d'intorm^
atlaqualfi diletta il Signore
;
certo uofira
E
ccetix
lentia nonfolamente per effer principe,
esse
per
.•>
tener principato, che è la più bella arte, cheflit !
fi poffa *ha il Solper Dio di quella
;
ma anchor
<
per dilettarf i , cornefa d i poefia
.
perche non pf*
>
re i principi
;
ma anchor i
Poeti,
in quanto i
:
Fuetifano fila ri, hanno Apolline
,
cioè il
Sole Poeti,eoe
per Dìo della tir arti» Aggìugmamo, che ha
-
uendo anchor ti militia nette m ani
,
quando le
Apollo j>
piacerà, non le è lontano M arte, ebe è Dio d*
*Pro Dsi>.
quella.
£
t inuero fe la compofition »ch*iofeci[fa
foffeTlata lunga; Laurei anchor introdotto m \
Acuna parte il fecondo artificio, ma non mi
tendo Stender in maggior circolo di quello
,
che fa
ttu daua t i legge di quattordici uerfi* elefiiàl
^
1...,368,369,370,371,372,373,374,375,376,377 379,380,381,382,383,384,385,386,387,388,...516
Powered by FlippingBook