Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 377

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« 4
' T R a T T A T O
quelochifiacri
,
fifiee intènder che Gallo pc-
t
upatQ clal dolore non dami più operata poem i
.
s a
non è.mijiorjii confegunite /a n zi l'aggiun­
to topico-del predetto antecedente : imperoche
dicendo
,
chele
Musa
non filafciauano trottare
in peffun de lochi a loro fiacri ifigne.* an\t ag­
giunger utf i può la prona
.
percioche i
Poeti*,
t quali volendo comporre, hanno in cojhmc d i
chieder aiuto dalle
Muse,
non lefapeano trovar
in alcun de lochi pertinenti a toro, mentre,
inandavano lagratia loro. Cofi
T/bullo
volen­
do mofirar che Apolloper effer innamorato, erg
infanto adjfltra cofa , che a g li oracoli ^ prova
ta l occupatione dagli aggiunti topici
.
pereioch^
aputti+fihc kauepfanffyfggno del fuo reffonfo ,
f i ne ritornavano a cafafenza hauerlo
Lutato
,
tlche dava
sogno
cfo Apollo era lontano dalli lo-
ciiifitoi.
se v oso
;oso ,
Sape duces trepidis petiero oracula reb u s^
Venir sa
è templis irrita turba domum. \ .
• Et
focofiotto
’o so
(tlw?
'Ùetos ubi nunc Vhccbe tua efi?ubi delphica
P j
Vcmpe Amor in parua te tubet effe cafa . ■ .
v
Eidetiche non fi trouafje n egli autori alcuno
.
ejèmpio per le prefen\e & per le lontananze
;
unico rtmed iofarebbe,jconte
so
fr a difri , il tr a -.
flir ta r fi alfintile y ìA&doucuo io ?fi£bi m i ha
condotto a ragionar/djqHefii dite :artifici tanto,
Intuendone mafiimamente iosin altre mie fa ti
oso
che altre uoltt non poco detto ? mi ha condotto
non pur la materM uniuerfale
VENV T a IN
SIGNOR ÌA )
Iftquale èjtpplicabilcA tuttofa
efaltadoni
1...,367,368,369,370,371,372,373,374,375,376 378,379,380,381,382,383,384,385,386,387,...516
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