Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 383

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T R A T T A T O
r
Jiverfeguife di artifici alla Jfiada
,
che
giajj'e
;
cofi è nel poter detleloquente di accont
- ^
rnodar
(
lf a amo horg li altri artifici
) alla ma­
teria
diuerfie pafiioni
. s a
per darne efcmpio
;
eleggiamo che Virgilio trattando in Una ifieffa
egloga indue luochi della morte di Daphni
9 nel
primo fa
(per dir cofi)qualificata la detta mor- ‘
t« con la trifie ffa in
que
verf i
.
.. *•«
Extinflum nympha crudeli fimere Daphnim ■
Flebant
.
>*va sv.
N e l
fecondo la fa pafiionata dt
jj
mentre dice Dapimi efferg ià incielo
, s a de/oso /
rate .:••••■ ■ •
^ -V • ■> ■ ;•$**« *i.;•u
-Candidusinfuetum m iratur limen olympi:
11-
>
Z i poco Cotto
.
-
.
lpfi U titia uoces adfiderà /affane
»
Intanfii montes, ipfit iam carminarupes, :-ì
Jpfafimant arbufia
• Deus
Deus /Ile Menalea i
■■+ Loco di Lucretio .
■ '
(m i.
j& ktttdum efi,Deus
il/e
fa it,Deus inclyte
Meni
'
Parimente f i vedrà la materia partkiLtr
>
trattai nella efidtationc di uojìra
E
ccellen-■
IW ,
fi vedrà dico qualificata di letitia
s a
di d i
httatione anchora. perche ne il
Po
havrebbe
detfa quell* parolefenZa darfegno di letitia,ne
eutrtofecolo può venir fe n fa dilettatione * m a
perche Tumverfid materia fu trattata avanti
fhe
;
segue
chefvjje trattata con pafrione l
s a
co
fich eU d etta pajìione jvjje già rmcbiujà nel
detto artificio
,
anchercbe per m e\o delli detta
pajrione io lo accommodafii alla parttcolar m ate
;
cèa% N elapafiiotte foU vieti percommodori*
1...,373,374,375,376,377,378,379,380,381,382 384,385,386,387,388,389,390,391,392,393,...516
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