Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 22

p i a i l rin Irr.
G
7 G.
Cotvfi
tutte mi paiono o Bidèmacào
,
coirieaie
rg ,
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le L:frcngc,cbe
l'hàìoriahacon poetica ,Grnon ciò che ella fu
quelloaaro re contrario di Iridano.il qual non noi!e che l'Infioriabarene
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io
ni diro anco quello
che egli
nolfc dire
cofa
l Infiori,
i fojjc.
0
questo
è
il punto.
BID.
Folleil
Fontano che l Infiori
di
cofi
G' di parole. Le
cofe
ricercano ordine;
fero
la
narrai none dee cfijere
■ordinata,
&
d i
phi che inbifioria fi deano raccontare le cagioni di alcun
facto,i
c o n f i g l i
z f le nobiltà de
Trcncipi,GFdeCapi
pubika,’collimi di ima citta, l'apparecchio di unaguerra,
marìtimo
■terrefi e. Kt
in raccontar
la
guerra,
fi deono
difcriuerc i luoghi
monti,
le italh;gli
alloggiamentidegli
efordinar,-gè
,
le
origini
deile genti,& delle atta,
le
fortune de
Gf le rlprenfimi,chefi fanno afoldati,ZF l’altre cofe cofi fatte. Le quali
gate con queflomodo arrecano quell'utile
huomini , che l’ar­
recano le
leggi.
Vero che elle damo iprecetti del ben fùnereGf
da
gli effernpi.Et quello bquello,che il T ontano
fra. il che
ui dee
inolto
contentare,pofeiachene lo diamo con cofi bella ZFgrandegiun­
ta, quanto} l'utile chefe ne trabe. GIG. Molte
Mlfonfo raccontate, & bellemolto.Et anchor che ciò nonfia
re
filerei ioperòfodisfatto, quando io credef i che il
T M TIf. Igon retiate noi per me o
Giouamù, di non ne reslar fo-
disfatto;però che s'io non
norròcrederealle buone, & alle belle cof
ferra il
mio,&nond'altrui. Et e' mi pare di efij'ere
di quegli auda­
ci
Gf temerarfi nuotatori, i quali, angi cioè maifieno entrati altra fiata in
acqua,ardi/cono di nuotarefenga
utre,ofengfaltro
qualife poifi a f
fogano,non
b neiuna
mardiligila.Manoi rneffer
re.il quale anchor che,da noifolafrppiate nuotardotthnamentc , non dimeno
per andanti pilifa rro ,
uiattaccategli antichi afianchi in gu
■guccbe , per che qualche cafo non uiaffoghi: Gf fate da huomfauio . tE per
dirai il nero s’io
potcfii,uolontien
iomuteho . ilqual
non
epofiibile,chemiInfici acquetare in quelle cofe,alle quali egli differite. Et
peroni priego
a perdonarmi,s'ionon m'acqueto alle
dal Tonfano.
1 quali ambidue io
slimo olt
uoflro alto
valore, & fo di quanta
feiquel'buono
venerando
vecchio. Ma io nonpofiòpiaMI 1
D.Mqualparte no affaiti
Et o
allafeconda? T J l
T f
Milaprima nonfo che
d:rc}conaofia cofa
1...,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21 23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,...142
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