Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 15

quanto
lo
ni per.fupiti
,
tantopiami
ui
a. La
onde m
cara­
mente a m b i t i n e , dopoche
noiPiamohi
a
r. .
.
C i
h
'
q
;•••
:
Io
là ho detta la parte mia:
dicaiuanco
il
compare
la
jua G ì G. Ter quan­
to io
mi
po
f a auedcrc,eglifarà
diffidi
copi oTatritioa
fedispinti a
Ma pure
egli
nonfi coninone
di Infoiarla .
& per do , prendete
quefia
altra
dijpnitionc
dell'hifiord fa quale
e
delmc
Cicerone.
La
hifloria
e
r a t i o n e ,
di
cofe fatte, fi come ellefono fatte piacciadT mi T
ss.
Ellapotrebbe effere alla uentura,buona,e nera, ma ioui dirò
,
che in
la
quale io
habbiatantodiferio
dif i p c r c
non
prendere inganno. La
onde, per grafia, mi dite > coteriecofe fatte che noi dite, le intendete noi,
per tutte le cofe,che al mondofono
fate
Di tutte le intendo iofruga
fallo. TM TIg. Ora'mirate fio niappongo
,
a ciò che noi volete dire:
f i
comefarebbe,ch'altri ciraccontale
in
qual madera
unpaio di
Cai
ite,una
uefla,nnacafa.frciòfarebbe
GIG. che il
rare come elle fofferofatte cctefle ccfe , farebbe hifonamia Ciceronefecondo
me non la intende ditanto bafe.
TM Ma deULalte la intende egli
perauentura: G
1
G. Dell'alce,
f . T M Si come è n
facciano lenuvole,le
pioggie,ilieti
fi
folgori.opime anco
alte,ficome
,
inqualgufa fi
rinuouila luna, ofi faccia la Edìfi,o comefi congiungano i
Tianeti
, o
come corrano
icieli,& in capo a quanto tempol’
grande, &
coffattealtre cofe. Gl G. lo veggo che neifiete inf ig l i
p . maperche
noi fapeate,ancocotepe
Ma ne di loro cre­
do io ch'egli
voleflè
dire. T M T P^. Di quali adunque
GIG.
Delle cofefatte daglih u o m i n i . T MT lg.Et le cofech’iodicena da pri­
ma, non erano elle
fattedagli huomhàd
Si eranoper certo,
loro intefe egli, nc dàalcun altra chefi farcia da arte.
d
ui intendo io . Hifloria e delle cofe chefi fanno da gli huomini per contem­
pianone. G l G. lo nonfodo, che noi vogliate dire.' T M T Lg. Si come
fonogli M[iròlabi, i Quadranti, z fle Ealcflre de'Tortughcf, za cof fatti
altrifrumenti da contemplar le
stelle.
GIG. Dio cianiti in
T M T Lg. TfpdQr come adunque d narrano che Talete contemplando cie­
li , cadde in una foffad GIG. Hor non più donde; io credo che Cicerone
-
tendeffe per hifloria la narration di quello che fanno gli
civili.
HgM
TIg.& i
Contadini;’.naviganti,iromiti,& altre
creature
ui fono per
nitladGIG. Stravagantifono cotcfle
ccfe. & f le efclu-
do io tutte dall'hisìoria, & ched ìTM TIg. Miinanio, quello che Mieffan­
drò trovatolo
povero hortotanofeceIgedi
potevaper cotcfla ragion
M z
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