Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 14

che
lefontine
rJ.trni, fin o
regoli
,
&. norma della
/oro!J
Multe,
&
belle
lodi deU'bijbeìa ho i
o
,
o
meffer Jt-lfonfo
pia
nott
odo cote]ia
uoftra
, 0?'
eri piace
olira
Triodo
Cr
credo
c
che
noi dite. Ma io
nino
dir bora,quello ch’iotempodentro.all'
animo
mio
por
iato r e e
rendo
r.ori
altri acni
l’haidetto,
mi
bauejjc perhuonio
gròfie r e ingegno,
■&
da
poco riputato;^' forfèfino ima io nonpero norrei,che
ogni uno
f p p j e
i
miei
dijfetti.&fe
boi mi affidate,
di
non
pd e fare:
lo,
io
ardirò di di
fc
oprim i
a
noi
&
al
Gigante ,cbe t
quali ioporto tanto amore , & da quali io potrò
e nell'bidona, & in
molte altre belle ccfe ammattirato. GI G. dite pure, che per me noi ri-
fa p r ì
pzrpxia. B I D .
E fi
per me,
medefirn
amento
C.
M
jòrridete: orf a che untole
,perciocheneattendofrutto, io uoglìo liberamen­
te
confeffarui,eh'iononfo
anchora,neho mai potuto
che ce f i , o quale
f a ldhifo r i a. BID. G
cornee
quefio,nondicerie no
no quelle che
tei
racontaronoinof r i amici?
T M T
fi.
io certo.
& mi parbene dif p e r
dilei alcuna cofa ; ciò è che ella quaf u
tione,ma che, & quale ellaf f a
quefla,narratione& di qu
uerononfo. B I D.
ellaè poca cofa che
ogni uno
Cicerone, che
l'hiUoria, e cofaf
a
t
t
a
,rem
pi.ma miche batiste? V .A T f i Io ho che noi mi battete intronato con
cotefio uoflrodrrey.fr
miautteggoio chiaramente,fé questa è Ì bidona, ch’io
fo molto meno bora che cof i ellafa,che prima. B I D . Scherzate
dite
da
d a t t e r o ? T M T fi. Et io higiuro, ch’iodicoda dotteBID. Et
per
qual
cagion
di
gratin?
TJl T
feuitio a dubitare ne'detti di cofgrar.de intorno : & che noi che tantofio
dinotofe to , nonfoste per
batterlo
à'male. B I D. 0‘
parole. eglif uitol dire arditamente ciò chef ha nell’animo. T M
7
' f i .
Et
io
adunque il dirò, poi che noi c o f uoicte .
,f e egli ben
fili­
mene
,
ha f r i t t o
l ’hisloriadegli
animali ;c
tutta la natura.B ID . 0 coteflo che c? T M T f i . Teranetitura riidia.
ma
qucfle
hiftoric,fonocileno
più
dicofean ticheche
f
fieno di moderne?
B ID .
E/òTM T f i .
Etanco nonfono de fattidBID. E/
fono. T M T fi.
Et anco colui
chefcriffeguerra di
tra
Tanto quarto,
c’I
Duca d’.Ahi
a,
non
antiche
efi
lontane da pro­
fetiti tempi. G IG . fiori è nano dubbio
del
com p a re fir
mia opinion farebbe che 'noi
nimettefim o f i qualche
due il nero certamente
,&dcf.tre.T .A T fi. Et ioni dirò, ch’io hi ho
molte noltc pcnfito moto
;
rie però
,pe
me ho io
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