Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 30

Ai tattifono
i n s i e m e , GEche
c o f i d
tra loro
nijono alcune
fr it t e àicerte cof i , le
le,fi comefono i m i
n e r a l
i
,de' qualia.l& altri fecero hifioria . E
come Orfeo inpoefia la fece delle gemme. Et delle piantela firific
&
Diofeoride,& alcun'autore, che ci infognò agricoltura. BID. Quvslù e
tutto nero.
T
e
LE
jC.
jtn fìoù le poil'iiniucrj'.bc infioria degli ani­
mali. Oppiano
,
GEOmdio, benché inpoefia, con alcun moderno la ficrfiero
■de’pcfci. Et ue nò anco alcuno, che fatto l’ha de’foli animai
Et uc
ne haiier-n forfè,chi degli uccelli,o
di pardi uccel­
lo , od ipianta l ’bavera fritta , o di cotale altra cofa. G 1 G. Tfoi va inten­
diamo , G
e
cofi fia
dinero.
T jL EOrafac
re
dell'hifloria, le quali noi delie cofe del mondo maggior troviamo , diremo
che elle fono, o del mondo tutto
,
o della parte
,o della demen­
tale . Et quefio o dello elemento
fleffodellaterra
dell'acqua,o di una par­
te . La
qualparteò,o
univerfile,o (hefiale,
f i f
rca de’
rdifiìdegli elementi
.E t ciò odegli, o d e perfetti :t
quefli diquelli che anima non hanno ,
di que' che l’hanno. I quali
co fonofenfati animali, o terref r i ,
o aer, omarini-fi fono
Et diremo noi con
verità, fe eglicofuipare , che fatto à quefa divifon o , f i
condiranno tutte le maniere già
dimoflratedell'Hifior
r o , elle nifi condurranno tutte. T M T l f Mafc cene foffefeordato alcu­
na
,
non dovrebbe altri rimetterla tra qucflc
?
G I G . Certo
Py.
Et fe
perauenturaaltri
l ’bauefcdipiù maniere delle predette f r i t t a , non
farebbe ella anchoradi quefio ordine-allunga
G 1 G. Si bene.
T M T P^.Ets’alrìTanchora
cofi fatte
con quelle del mondo minore G
e
degli
h, non farebb
ma di diuerfaguifaò
G IG . farebbe certamente.T M T
O
uoimeffer Mlfonfo , G
e
mefer Giovarmi, s'io ho gran ragione di non
ciò
,
che l'hifloria f a , dallagran
quantitdelle mani
però,alla metà del camino per gran pegga; fendo clic le d e tte , fono pochifi-
rne, in
rifpettoà quelle, che fi fono del mondo minoref r i t t e . Da che, io ho
più volte ardentifiimamentc da Dio
d, GEpregat
prieghi,ch'egli tanto di ardire mi
p r e f affich’iofàpefii due,
o
tre maniere della
hiforia,ficome e dell'antichità,oGreche,o de'
marmi,o delle medaglie
; ch'iopotèfimolto .M aperan-
choraio non veggo, ch'egli me
n'habbia fattoB 1D.
C
1...,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29 31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,...142
Powered by FlippingBook