Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 28

o-
O
fio
'òparimente. T
.A
T fa. Et
che
egh nerifi mite, f c g h
che
si
posta
f
òpere anco l'effetto?
B I D .
lin ceo
7 '
.A
7
f a
due,
cagione gj? ejjtito,ji pofjoaojapere
a
parte
,
che anco tupojja c.jct ann­
uo, il
quale
fapp la
, dr /ir
cagione
, dr
l'effetto infame?. I
Et
e
pofiibilc. TM Tfa.
il fapereadunque la cagione
>
dicemmo noi efferente-
sììere di f. i f i ifo i B I D . Si.
P A I s(_.
Et il fapete la cagione , & l ef­
fetto
infem e,
di
che
fa r à
mefliere?
B I D .
,
pofeia ciré
e
legata, la cagione :
laquale bfolo cofi
d
topolo, di cui direte noi chep a i
B I D .Cotcflo ogni bicorno,
tri
babbiapentimenti ; i qualifenga altroprendono gli oggetti, che
nomangi. T M T fa. Voi dite
ottimamen. Ma
dite con
nome
chiameretenoi
quelloficritt
o t
e ,il qualefiligli effetti uifinga al
cuna cagione, o ricercarne, o dirnei B ID . Morrete noi forfè di ret, che
tinifia l'biUoricoi T
.A
T fa.Voil'bauetc detto. Et
piace che
pr
opofito prefintedi f lo ffia , iofaccia alquanto del graranu fico ,
dr
f a ­
rò;#*
forfè
non ui fia dficaro. B ID. Et noifate come più u aggrada. T M
T fa l.Q u eg li nomi, Hiflorico, &
uoì che fono
B I D . So. T M T f a . Etfapete anco onde fi formano i BID.
TM T fa.
Bifogna adunque che m ciònoi
à me .'perciò
che io di quella lingua so tantofo llm en te , quanto bufa ad intendere
efiinafeono. B I D .
Et noi adunque Udite.TM E fa. Mlcuno gran Gre­
co
,
formò b ifioria , dal nerbo Ido,cbe
dir ueggo : perciò che gli effetti
folifino quelli, che incorrono ne
finfi.Etueggo ,
f
tan­
tofecondo
cofliùmiolenelapropria origine dire h ifo r ia , quanto in Italiano,
fenùmento. Ma ei ui
è
aleu to, che tiene
opinione la quale anco noi
udirete,
# fi crederete
aquella che più ni parrà nera. B I
co quefla.
T M
V
fa.Dice colui, che oroo,
orno, fino in quella lingua
n e rb i, che tantofionano , quanto nella nof r a
,
ueggo.
la particella, is,
uuol
dire,in,laqualemettcndof alianti quelli, nefafifiroo,
iforao . On­
de poi con qualche aggiunta , # conqualche
Ifìoreo fi forma,
che congli altri due itale queflo
stesto:
f a
io miro congli occhi pro­
pri nella
cofi.Etdaqueflo trahefionome poi
Ondefi diffe anco da
certo grande
# r fiutato
bucmojcbel'bifioriaè quel
, ch'al
delle cofe, che egli ha congli occhi proprij uedute. BID. Cotefe cofe Gre­
che io intendo co f i , cofi
;n:aleui
uoglioperò
uuol fare. Ma fapete
noi,chegli occhifono frementi del
,piu ch'al­
tro fenùmento , che l'Imam s’babbi a? B ID. Si so. T M T fa.
gonocongli occhi, f a fi
fintonocongli
effetti fili Jcli.
1...,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27 29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,...142
Powered by FlippingBook