Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 172

n EX T H R A T. 147
J /
Gallo col Leone contenera il principato
,s a
a
suoi
appartenenti
.
La SibiGu col tripode fiunificherà la diuinati#
n tj& J e f ie ffiecie, C ria prophetia
.
*
Apollo jra le ninfe dinoterà la Poef a .
Apollo
,
che uccide il Serpente, cioè i ueleni
dell
«
tufiim ita , haurà tutta la rnedteina
Apollo
p ijlore ci darà l’arte pajlorale >
X riIntorno a cauallo con un logoro in mano con*,
t
citerà la caccia dello /paruiere
&
del falcone
efercittj nobili
. Et
benché appreffo gli antichi
l
non foffiro in co/lume : nondimeno potendofi
iper pcrplexiouem accommodare a molti modi
di pari.re ,
s a
accioche uolendoft diffluere le
ìiouelle deljioccaccioJjuchi non manchino.hab-
»
iiam dato
quest i
tuo«o . Et qui dirò quattro
parole della utilità della miafatica :
osoepropo-Vtf lira
nciulomt lo stato di quefia età,
s a
della nofira
religione , I
h
>cercato di accommodare molte co*
l ’Autore*
se
al nojlro cofiume Kcome per efempio
.
Q ua*
tnnque Cicerone non habbia mai parlato di
CJmfio 3 ne dello Spirito Santo, confidarandoau
il btfogno noflro del parlare
, s a
dello fcriuer
delle perfine diurnefitto la imagine della U tfa
ludme degli enti, ho apparecchiato gran felua
tratta dagliJcritti di Cicerone
,
con la qual C i*
Ceroni,inamente fi potrà uejlire il nome del figli
nolo
s a
dello Spirito Santo
. Et
quello del fi*
gltuolo ha due filue fiparate l’una per uef i ire d
fittofantifim o nome, come nerbo
s a
fapienX**
l'altra come uerbo incarnato , cioè Chrtfto
s a
C
brifiocruafi/Jo pern o*. Quefia dico., per*
%
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