Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 166

D E L T H
t
A T. ,
4
,
P R O M E T H E O .
)
’Ì
st
intenda la cagion
, per
laqual uoghamo>che
egli cifin Ufimbolo delle artjfa,fa bifògno interi-
derquello, che 'due
Ssim'MJ
A
f iatone
Due egli adunque
,
che effendo ue-
nuto il tempo fatai della creatione de gli anima Antmo.lt
{b e o
,
0 ad Epimetheo
,
che difirtbuiffero a eia
thco
St-
filinole conneneuoltfor%e. Et Epimetheo prè-
go P
rometheo
,
che a lui DfciaJJe far cofi fa tta <*
diftrt
difiributione , 0 che egli folamente f i s ieffe à
M
porui m en teC o n ien ti Prometheo
,
0
E
pime-
gli anima
più deboli diede nel .cita
.
alcuni artrio
,
0 a
cpuellt, che
mancali
ano di arm e
,
trouò alcuna
cofa accommodata alia lorofillute. Et di quelli^ ~
che erano chtufi in picciol corpo, parte ne fece
Iettarper l'aere dalle pium e, & parte ferpirc
per la terra. Et quelli,ehe erano di ampiagran .
desioso,
volle
,
che ejfa g ra n d ezza
desse lesse'
>
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