Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 47

'
onde
eglie
necejfario
d
d ire
,
che
l’imauditafigmjnojìo
da Dìofattore
quale
prenda
albora
rinouamento
della
ulta, & della
immortalità.
Tu
l’al­
tra, cofi
ringiouenito
, corra
dafe
Jlejfu
la
itolia,
per
gliaia di
r i u o l g i m e n t i
;
grandfimo
di tutte
le
cofe e
fendo
mf i pic
ftmo pie correndo. Ora nefinimenti di queste
fi come
difimedi tutte le a l
t
r
e ,cofi
grandifm
mutamenti
in n o i n e l l
cofe t u t t e ,chefono dentro à
lui
.
Le quali
non
le
bitane mutationi.Et quindi b , che ellefi corrompono
animali,
drtutti gli huomini
.
Et il conompimento loro,fa con
molti
Tira­
rli accidenti,
drturni,
drmarauigliofi, conformi
Conciofiacofa che carminando ucrfo ilfine lagran
, tuttigli
,
tutte lepiante, & tuttigli huominifermando infu quella età,in chefon dal
giro
fopraprefi, nonpiù cambiano inuerfo la
;
ma per contrario, fi
indiano ucrfo lafanciulleigea. Si che lueechi canuti& ocjfii, prendon ca­
pelli,& barbe negre; & nifi
fenicagrinze politi
.
Et
deponendo i
peli,
giouanifi fanno
;
drigiouan, fanciulli
fanciulli, bambini.
cofi di mano inmano, di
dr
notte decrefcendo, fino che à picci
ucnuti del tutto in'nulla fi
rifoluono. Dopo
il Chaosfenzaninnafor-
ma, ornouìmento,per mille anni.
Tfie’quali
do, ritorna come iodàf i , fidi cominciar dell’altro volgimento agermogliare.
Si che quegli huomini,
dr
quegli animali,
quellepiante, le
maggiore, fi uemteronel fin del precedente confumando ,/òno iprimieri à
riforgeredalla terra,
dr
daminori, che nafono,per contrariofal
giori . Quefle cofc,ofigliuol mio,eranofr itte ne tre lati della colonna, ch’io
ti narro. Datche
,
tu
uedìchequell’antichifimofermone, che gli huomini
dal principio
de’fecolinafcejfero dalla terra
, dir f i
tiene fauolofò, e n
Quiuiraccontaua il Marcello, che egliHupito
attonito dalla nonita ,
. dall’alteg^a
delparlarediHamrnun,
q
dife per buonoJpatio stette.
Et poiche gli dimandò;
drnel quarto latodella colonna,
che ui era ? Egli uiera, rìfboft Hamrnun ,ò figlimi mìo, cofa nonmen
narrata,
m a r a u i g l i o f a d r firana; dr
è
qùesla. Ch’egli era qu
memoria di due compiute riuolutioni, anchor che
delia primiera
non uifuffe. Et era quiui notalo, che ilfole finì di cadere in quella prima,
inOccidente. D’onde poi cominciato àfingere nellafeconda, era andato à
corcarfi in Oriente. Et nella terza poi, che e
noTlra
fi come
tioiueggiamo in
Oriente,poncndofiinTot:ente . Et in quefia,fi come i
la, eh’io dico prima, drfu forfè la nottantefima catana, Iddio lafida ilmondo
correre daf e :battendolo egli nellaprecedente mojfo
.
Dopo ilprefente corf i
v
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