Maria Gondola: Alla non men bella che virtuosa, e gentil donna, Fiore Zuzori, in Ragugia. - page 9

m o f c i u t d , rmmolto
più
honoraper
leggeua ìn
R . o m a ,che
pergh
fimifigliuoli
in Africa
,
lacuale
data
davnRomano
,di
chehaueu,
è di
vedcrfimaefira
di tanti d, ò d ejjer madr
di
tanti figliuoli ;riftofi Cornelia,
della faenza che
ho imparato,chede
che
ho partoriti
; perche
i figlimantengono
v ita
,
CX
i d fepo li
perpetuantilaf o ­
nia
doppà la morte
.
Dicono,
quefiamatrona , Cicerone
non
gtgmdenienjefiprcualje dellefF/cm en^cTHofnon
*
v a l
e
t
e
guf i e donneimi f i
ncfiefiG reche, come
Romane^chiara­
mente enfiamo
de nofh i detrattoripuò vedere ch
rm ftanio perfette ncMm m fem ìm u e t
chigli hiiotmm féh eticfèftopm quelli ci ammano
nelle armi,
& negli altri negottjattiui nonyperò che
perchefiue-
nVejfercftij
moHranopittio/fola
egagri-
>
iFj 'cfk la fr icZ j a delt
>
(
'menonTjeJJono[fro
JTfuomoftrarfifminamlo
gli hmrnmtTnon fu
màakt^fiT)
diànimo detta vergine Romana, chiamata fihtha in
prefin^a delRe
fPorfena,mando
Handof i in
pericolo,non filamentedalidjjèdmUl à t -
1,2,3,4,5,6,7,8 10,11,12,13
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