Maria Gondola: Alla non men bella che virtuosa, e gentil donna, Fiore Zuzori, in Ragugia. - page 5

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gnificà
Jtro
,
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chefarebbe Signora ds ttulfiT;-£Z Ihum z M.qtttfi®
modo meglio
fipotrebbTdfr
ne
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puòdir
Signoradelle
chcnon
quel-
IcTdunque domandìwJofila doma Signora,
ciò intendere ricetto
al!(uomo}
nome nonfin *
-
‘Za cagione dagli Italiani èfiato impofio, come da gli
intelletti
fùeghaii3& eccellenti
,
t f come
fioft
impofitori
.
Dipiù è
cefiilfeffo
m$ro
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detta mentea riceuer lefirm elnti
gdfihS e nonf i no fft
Tmommi,
pone delle donne
piumofig;
ilche il (enfio f
tiijefia(fiondo di
temperanmHoonde
tSdrtfiotile,
che quelli >1
"qualifinodi carne mo
nopiu atti di mente *perciò che f
aff/yz/pfoy**
fecondo
l ’tnfiromcnto
dàcorpo,
la
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do e mode
,
cioè lumida
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atta a Settore»S e non.faria quandofo ffe di
complfionc ficca calda
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Sficca e frèd d a /ome quel-
Iddegfijhuofflini: da
mitfiaS ^ d u n q u
chiude che le donm_
fonopiù p ep it e degùhu
GS
la
verità di quefia opinionefinolticjfimpijdelfian-
tiche donneci affermano
,
che
cof i in
Roma,
comeinGreciaSfileggeS e*
teradifiepolo d i,Scorate, &vttoJepiù eccellentiFI
;
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