Maria Gondola: Alla non men bella che virtuosa, e gentil donna, Fiore Zuzori, in Ragugia. - page 12

\
[cnfopiu perfetto c
pm temperato
t? d i
quefianofrS'eccellenza
abannomoPlroto
fiegno
molti(piriti elettati delle d o n n e ,
itele
intefo
,
matra tutte ta ltre a tempi mìei la
ItJJìma
& gentiliffhnaMadonnaMargherita
.
tla quale largamente
ì n q u
nepile
faefii
S lM p^ are^
tt t iu
acuto
,
e piu
dìfpofioale
,
che
''hanno g liln tom m . all'anima della quale piaccia aL
l'altfim o
Dio: dare nellaltro mondo quella pace,
la quale in quello fi può dire non batter
c
qucjìa fine dunque,
e
cagioni
luio diriz z ar a V*, S.
queprcfntj..
mio marito, come a quella che JoLmeme colf i o no­
me
acquietare
l'animode i maligni
inm a
fendo in lei tutte quelle piu rare virtù, che pepano
adornarAma donna, & che pojjano
fe t tiene d e lfjfo
nofiro.Lav o fra Signoria mifa .
re
dunque gratta d'aceti irle
mio pronifim o di
feruirU
,
re con
la bellezzadelf t o ingegno a il mio
marito
batterà mancalo >che ambadue g li refearemo
eblìgati per infinite volte te quando conoficerò, che
quefep ie
fatichegli pano fiate a grado,cercarci i
altro tempo, e con altra
oc
di
almondo tampere meglio di quello che hofattofin ho-
1...,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11 13
Powered by FlippingBook