Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 109

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L A T O K A
ftrra arid a , a fin che per le dette germinatine
virtù raccolte efia dmeni/]efeconda : ìlchejdlt'o
dtjfe
• .
Producat terra
h
eri»am virentem ,
csa
bgnum
( se
dir fi potefje ) fem inifentm
. N
el
quartogiorno furono fiuti i Lum inari
,
& col­
locati nella mafia de cicli. La Luna nella pri­
ma >
Csa tl Sole aect/ae
quartiifì’CYa ,
per
Ugnali fi
lutmjjc
-nse/e s e " '^
i v o i
le co/c, che batteano già ricettitiv form a da quel
le
,
che ancor inforniate non erano
. Nel
cium-
J o gtomb-fntrla della Communicafinn della uita:
in ruttigli ammali
:
Pereioche tmol
?
chele
ac
cjh c
, irio o
legerminai ine iurta producano tutte
(fibrfirfita (te «li ammali- cofi agitai!ci
, conte
tonaid i
,
csa
terrefri qui a baffo
, ae
difieren \a
di quelli d tla fu
.
N eljljìo giorno produfih
l'interno
,
csa nel
Jktirno riposò
.
adunque dopo
la m ai erta prima n&n uepptanto, che Dio creai
-
~fcnuova materia
, usa
della pYtmn f ormo tutte
*
f
sa
co(e
,
legnali nei chiamiamo m ille
,
•csa e.V*
«litte et -S=S«fc=S*i
____ y.
------
eienienta-
meniate. Et lequali habmamo a trovar nel ter.
sa dt *,,r, To'
«rado delle feti ecolonne (otto la porta del-
fotfero
—usa.
t>io som tu' ittisro
; eccetto
IT)
uomo , uqtTale ejjemo
tf- -
JTparatamenteJonuatt, & f a tto fugior di tu t-
. i ti m u ftì, cfachl'ricntitlt , vogliamo che babbia
jm prono fa r licularcy come poi fi uedfra
, :
* Sotto la porta adunque dell'Antro Lunare ,tro r
ucremo cinque inuufini, N ettuno, D aphne,
D iana, a cut Mercurio porge la uefia, le sfalle
ihAu«ia
, csa
Gmnon fra le nubi
Ne
f i bah?
tua a niarattufiiare alcuno che N ettuno
,
tìqua-
*le erafollo il comimio , fi babbia arraedetfo t-
1...,99,100,101,102,103,104,105,106,107,108 110,111,112,113,114,115,116,117,118,119,...516
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