Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 103

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L A
T D Z A
•pvris .
cioè y tutto quello
, ct;e e , csa OV
nói
tw»?iamo difatto in quefioyo nel celejle'monda,
erat vita nel utrbo y ne tulle dir nino, ma die­
de la mede[ima appellation del nerbo , che e
iuta
:
csa
e
tinche ben da con'Taerar quel prete­
rito
”E R A T ,
che fi contrapone a quello
E S T
’pparente.
Per
legnai: ragioni p vfiamo ben
*'oritr* *Jdonfulcrare iitorto y che hanno
/
Veriparca ne-
y /fa n d o le idee
,
f y dicendo gli umuerjali prece­
dere a poflcriort
,
non a priori y
Csa
ciò : per-
cicche la dtuina japienfict un diniOflranao loro
s Tombra
Csa
i paìim talhor di fe
;
m a l u fo na-
fcoiuìcndo
.
Ora adunnuefotto Ut poruT d e l
tomiittioapparienente a qualunque pian etàd a ­
remo gli elementi (empiicifimi
,
o nero cofe più
mente o alt intelletto, o credute per autorità
9
che fottopojh al fen fo
. *
Sotto la porta del cottundo Lunare faranno co­
perte due ima» in i
,
quellaA i Eroico,c y quel-
v la di Nettuno col Tridente.
>
.
viv.>
Trote* ,
Vrqteo di più forme con faceta humana fignifi-
cu*"
^ materia prima
,
che fu la feconda produc­
itene
. Ef ri
atujera thè dentro ai (uo canone
fura
mi
noiurne ordinalo per lag In dcuefi
sera
della materia prima
, y
del
(
Jnios che dire
m eliam o
-, csa
della (ita.natura capaceAi tutte
leforme per fàccefioue . Di effi form a,y della
p n natione
, Csa
di cofa naturale.
«. , ~-.sa
N ettuno prometterà, che nel filo uolumc. fi trat­
terà deli'elemento delPacgua pttrifim o et frm
p lm fim o
.
Si da alla Luna per efjer ia& una
delle fiumid ita
.
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