Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 101

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A :J D
È
'A." .
tlóle , esa
‘d tatto del!a natura jodue : d ifi a l
tatto della natura
,
pereioche quello dell3intorno
non può arritiare
, csa
di(fi della natura
, per
«nae
eotal fimihtudine al nof i o tatto
, csa
a n o -
seri riop e tti. Et
altrove afferm ati medefimo
autore
,
il detto calore c'rhum or cclefle- ejjer
ritolto diuerfo hi genere dal Hofirò ,
csa
ancor
finche l Ciilor naturale hi un inno dellanior di
una fornace
,
csa
che la tepide f i n del Sole (bilie
liofìrefiamm e
.
Adunque fi come l humor cele-
/le
non difilla per bagnare ; cofi il calor celefi e
non[calda per con]limare
. Et
cofi fatto humo­
re e alrntp tanto dal n o fio humore aereo dif­
ferente
3
quanto è differente Phumore dell'aere
noflro da quello deiiacqua .
csa
io Aggiungo al­
la fiatile opemon di Plotino , che quella difi c-
reafia
,
che cjfo fa dal caler
csa
lumior cele/le a
quello di quefio mondo , fi dee intender , che
^
fia ancor dalfu prueeie(le aìcelefìe,
Mae
tornati
©reano, ; .
J 1
. J
-
.
<hr cofa
do noi al m unito
,
che I Oceano f a ci g li Det >■
& •
jthchtam oTOce.ano non efj'er altro
,
che l'acqua.
della fapienfia, chefu ancora aitanti- alla mate-
Via prima \ che è la prrena prod
hi
tiene
>y
Dei Coniatati non ejjer altro che le idee nejji
~!*mo ejèm flar couffirantt in un mede(imo [pr-
ritoTpVrciochetfUto quello,che è m p io ,
è cjfo
"D
7
d .
Santo
A f f i n o
,
ora» fautor delle Idee
f i
fopra quel luogo di Gioitami
!-.
Q uod fa ti imi
oso
yin ipfiy utta era t
,
adduce il detto di Saio-
mone: J te
I
)/o haum a fatte tutte le cofi: in nit-
. -
L
'WMIMhu,
mero j in puf), O rni mitura
; Csa
concinne,che
-ijawac
f i come noi tu quefìo moni(Vnumerando
3
pefan-.
1...,91,92,93,94,95,96,97,98,99,100 102,103,104,105,106,107,108,109,110,111,...516
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