Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 108

D E L T H E A T .
9
f
£? elementare , vogliamo, che qualunque d à
.
Ili
feti e antri fecondo Li natura del fio pianetti (Il
habita a confermare i mi(li e x elementari a !nt ljf
appartenenti i Et per batter guaiche inform a-
"
non dette
ro sa
mifi e & dementate , dico
;
che
fecondo la diftinlion mefih da
Mo/e,
poiché Ele­
vi l’un giorno creò la.materia prima per fare
il Ciclo à r ia terra, perchenon fi.contienitia.al­
ia materia tutto Vinfiuffo defopracelef i rujccl-
it
;
il fecondo giorno formò la. K a cln a cio è la
ma/fa de
*
c id i
,
& non il formamento fecondai
che detto babbiamo ancora. percioche efiu è
folamente lottavafie r a ] £ x mife la detta muf­
fa d tfle fa fa ll inondo fnpracdejle
,csi
l'inferio­
re , a jh ic
3
che diuideffetacque da fopracelefl»
tv fedii
i
che non bagnano , dalle acgtte di que-
Jìo mondo yche.bagnano, delle quali fiopracele-
f i acque è fr itto
.
Benedicite aqua. omnes
,
que fu per c<xlos fu n t domino
.
Euintcrpofltt
adunque la detta maffx celejle, & dijìefa yac-
cicche non piouefie maggior U nf u fio delle ac­
que Juperìori, che alla capacita detta materia
fi cm ueinjje
.
E t intorno a quefe-.acque è da
, , ;
notare , che Gregorio Naxarifiem
si
inganna , Errar
£
5
.
intendendo per quelle il cielo crijlalitilo faìlw àj.lfì *j?
nanamente j siato finto da alcum j oprali
siri- et istallino
tiia;cnc.ntii : ma non ìninno ne ranienne fondar
Ioncrt
te
, ,, ,•
, „
°
i
.
mento ne tìena ja cra } ve detta profana j<.nttu~
.
ra • N el ter\o giorno dice
Musa,
che ìlioin
comandò
,
che fi congregaffero le acque
,
che
/ c-no fitto il cieia in un luogo., cioè tutte U.uir-,
tè germinative infuni?
5
p a p p a r effe fiori £&
D oso
1...,98,99,100,101,102,103,104,105,106,107 109,110,111,112,113,114,115,116,117,118,...516
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