Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 119

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i n
v A
La Vacca guardata ila Argo, ancor
che
fignifi-
cor po/Ja
la
terra, nondimeno a noiJigntjicbeni
tutti i ut[finii
C'
tutti i colori
.
O rione G
ertone
,
a cut i l ercole tronca le tre tefìe, fi­
ne
111w
ÒL
tm
fiut litr ina tuo
,
Ut confifieni a
, Cr
l'occa
-
Isetiolr ,tS; ■;
si si
chr dino-sa
de! tempo appartenente al Soie . E tqucjia
** '
imagine fignifi(.bera a noi non fidamente Leetà
del mondo , ma ancor le quattro s fapponi, le­
gnati fifriiiw per Tacceffo eyrecef/o del Svteyt
parimente/!giorno
O 1
la notte con le fue parti,
t j
fitto Pafipbe lignificherà l'eia deìl'hmmo.
Sotto i
T
alari operationi naturati interi}/) a m i
v \ '
-nuti,rii bore,all'anno, alla età,
Csi
aUvroiofio
.
x
E t
fiotto Prometheo gli anni artificiali, m inuti
,
horc, horologii
>
f y ifinim enti d i tempo.
fjJ c a ll ofalfaeone^
N
on Colamento Limio apre
qucjia" figmficatione-, ma. lam blko Platonico
ancora
, csi
L ucreno dicono , che Quantunque
■cmemine qitc/ci animati fiano Solari; nondime­
no il Orilo porta neglivccU iaicitn grado eccel-
y '* ” ~
"Ne
;;/c cicì Sole f n d fitut!e r;guardando il Leone
*
Caso
mi
uc
fi
burraifin 'a
f i n .
Et Vili’airiore di quejto Theo-
tro attenne , che ritrcuaiidofi cidi q Earigì ne
Giulio Ca ‘
. -
_ - .
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mille, est
tin g o , dettoji [o r nelf i , concinoti/gentuhu-o-
nri L e o -
•da gejaienne tinOfi'e rigtiferàantr- ^
h u m iliò , s a prae
un giardino
,
un Leone ufeiio
(ti
prigionia.
y u ime in quellafiala;
oso
a fui da dietro accofJan '
el fi con le branche io prede Jenfiti nocuTricrJd*
per
le c'u
f
de
,
sy
con
la
lingua, io ''àndatia icc-
"*
emulo . VA
a
queVfoccafnefiTo d y ii iju e l fiato
ejjoìuiofi egli rmolto, e x vanendo quello animai
u aiu to , effondo tu tti g li a ltr i, chi qua & chi
1...,109,110,111,112,113,114,115,116,117,118 120,121,122,123,124,125,126,127,128,129,...516
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