Rogerius Josephus Boscovich: Descrizione d'un nuovo pendolo - page 7

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D t i C X t ì t Ò N * £> '
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N M U O V O P E N D O L O ' .
Iasione ; cioè l i differenzi di ua
focoodo raccolti in que’ semestri sarebbe
CNTefU iocrrc* d i p itticc lie i - L . L i d iffm eon <T un secondo nasce dall'
e rrore di mrsze secondo fitto in fresi coo trarj, e l i differenta media de!
ca ldo , t fnedia. ne*;dot tnrcxi inn i è u n to minore: L i rroro in MiUno
k ilie afiernxioo* del 1 7 Ì 4 , di g r id i precisi mence 10 ; onde per carreg-
fe re an i different i d ’ un secondo di un inno intero r i vorrebbero
6
par-
rioefle,
t
per correggere T errore di due secondi, 1» di e ffe : unto è fen-
M e
quel MieTtKDerro.
M Micrometro S delU Fig. i . i l i ’ alzamento d* un pollice fatto d i e f-
Co
carrispoodooo ofcfllaiioai 1 1 0 0 , cioè i o minuti primi , ed un pollice
k* spire 44 , cioè particelle 4-400 : quindi J di quelle particelle correggo­
no
1
’ errore di un fecondo per giorno. Basterà sare la vite di un pollice,
cstdc U su i metà posta produrre Teffetto di io ’ . Errore che non fi com­
metterà mai nella primi costruzione ; e I ’ altra metà V T rimanga in o -
. gni c i
fo
immerÉa o d effiodro sòlido per sostenere rutto
il
peso del pen­
dolo
Questa
l i lunghezza d d vano d d cilindro più grosso : il più
ideale può estere di dae p o llic i , perchè i! fecondo inferiore dia luogo all*
» ca stro
X
delle ve rgh e , e al bocherro del cilindretto M M .
Se efio cilmdretto farà grosso in circa una linea , la fua circonferenza
Casi,
di ; linee ; onde ogni rirolcmone ,cioe 100 parti di M icrometro, alze­
rà i l pesietto di j linee .
O rt
fe la lunghezza del pendolo sì dica / , la
ragion del pefetto al pefo totale m , la fua distanza del mezzo z , fi tro­
va dalla formoli dell’ Ogenk) ben m aneggiati ( * ) , che 1’ abbattamento
del
C
*)
Se
fi
desidera
dì >edere ,
come
impiego
1
*
formosa
d1
Ugenio
per vedere
a
un
di presso reffetto del piccolo pefetto, eccolo. Considerando il
peso
dei resto come fi-
concentralo od suo centro di grufiti , c chiamando il suo peso a , la umgbeaza del
Pendolo i , U
distanza
del pefetto
dalLa
sospensione * ,
essendo il suo
valore «u ,
sarà
la distanza dei centro di ofciUtxicxne dalla sospensione medesima ZZI
*
. Fat-
'
*“
4
It C, i x
la
divisione, e dispreizati i termine, cc’ quali la piccola quantità m sale alle po­
tenze fupefiori , si avrà 1 ma-4* ~7 - Quindi is pefetto alzerà essa cenerò per
*
— RL ( I r — H ) , Si vede , che i l suo effetto farà carne l a — r * variata
J* « , e pero come i ) quadrato di m i» ordinata al circolo descritto col diametro 1 ti­
rata
dallo
stesso pefetto . Si Tede coci , che quando esso fa r i
io
tnexio , l ’ alzamento,
fa r i il massimo , c o il pefetto vada io giU , o io su , a uguali disiarne dai mei-
*0
* sempre si abbasserà esso centro , c sempre di un’ eguale quantità . Se
la
sua d i -
stanza da] meno si dica 2 il quadrato dell’ ordinata farà
i1 — 2’ , come si vede
*®che fnstiuteodo -Lj
1 per r i o ! »*—* * , mentre viene ~ * 1 "$* 1 1
T
^2
, l — p / c i 2 > .Quindi il valore dell* assetto , multiplicando per
, sara — m
m
0 . Il primo termine darà l ’ alramcnto mtffimo in mei r ò , ove * — 0 j *l fecODdt>
w v ia
—o
*
_
alla
fua
dissertai* — , così
il
quadrato del
numero de ll
di Sdutto alla sita dtf ertma , cioè come k> stesso
numero
a
1,2,3,4,5,6 8,9,10
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