Rogerius Josephus Boscovich: Descrizione d'un nuovo pendolo - page 4

D F . S C R I Z I O N E Tf U N H VO VO P E N D O L O .
t i ;
Ne! fondo del cilindro solido X ri
è
on Intacco per far entrar in est* due
verghe, E di ottone , F di Ferro, che r i rimangono I n f l a t e , e sarmate
eoo un chiodetto literale per una : uno di questi viene indicato co' pun­
tini ner i.
1 ^
Poco più sù esso cilindro
è
triforato con un buco fertile , In cui entra
nn cilindretto di ottone M M , che ha in L un manata» circolare per
girarlo attorno , ed ha accanto al foro un indice , il quale in un circoletto
dirifo mostra le parti di ogni rirohixiooe . II circoletto dere estero attac­
cato di fotto al cilindro V X in una distante da esto tale , che per di so­
pra nell* aitarsi esto aìiodro non urti nel labbro B B delle pareti del mag­
giore , che Io circonda . Questo cilindretto M M girando dere a r ro g e r *
attorno due fottilislìmi fili di metallo K I » facendo i t a i r e f ed abba/Tìare m
pesetto G consisteate in uaa Leor
ina
, in cui fono infiliate le due verghe :
questo moro accelererà , *©■-ritarderà un tantino il moto del pendulo . L«
intere rivoluzioni del cilindretto fi potranno fognare in una delle due ver-
ghe colle lineette traTersali scolpitevi ad ogni incero giro dels indice in ó r ­
ca deUa Lentioa .
H è la gran Lente , formata di dae mezze len ti, cha abbiano per base
comune il gran circolo , e fieno unite insieme con quattro rici • V è un
circolo diriso in parti uguali, che ha un manubrio con uo perno, e indj-
ce : essi potranno forarsi, e mettere ; e fo ne redrà
d
modo, e 1’ uso nel­
la Fig. *.
Dentro questa Lente vi sta tutto l'ordigno per (a Correttone del caldo,
il quale fi vede in està Fig.
Questi ripreienta la Selione di rotti
i
pezzi faru per qweUa hafe comune delle dne mene fonti. V i dere effere
un canale, che ricera la continuazione delle due verghe E , F , aguale al­
la grossezza loro e larghezza
t
fioche rimangano nnite Insieme ; ma U
Lente rispetto ad e/fc posta scorrere in fa ,e in giù . La prima stolta ad
angolo retto in A fino ad I : ha due bricciuoli L
L
,
che ricevono on»
v k e , la quale dere estere girata dal manubrio V , e dere fare andare ram a-
zi, e indietro il pezzo G N , la cui forma trasversale viene espressa nella
Fig. a. vedendosi in essa il buco quadrato I , in coi entra la Vesga A l
delia Fig, S . , e il buchetto tondo in cui entra U rite , fl qnlle deve t -
vere la vite femmina . Conviene , che il buco I fia ben aguale alia ver­
ga > ♦ questa di largbezza,e grossezza uniforme, p«rcbd fl perno ubòkiifea
esattamente alla vite , e non tentenni : per impedire meglio ogni inclina*
rione di questo pezzo , fi può esto con dqe fili di ottone unire con una
cornicetta mobile bene adattata alla stesta verga in vicinanza di A , I
quali pezzi fi vedono delineati co’ puntini . Il pezzo G N m fondo verso
N deve finire a cuneo in no i retta -
La vite T L a r r i verso L «n i lesta con un foro quadrato, in cui en­
trerà l ’ ultima parte del perno attaccato al manubrio V , per poter far gi­
rare està vite, e H piano del circolo avrà due aghi T T
eh’ entrino in
due buchetti del pezzo I
L ,
e facciano , che girandosi il manubrio non fi
gin il circolo. Esto circolo col manubrio, perno, e indice , potrà così le­
varsi , quando fo ne farà Catto I’ ufo per spingere tananai
’ o
rodtetro , >1
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