Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 35

D I S .
I H
M A T .
dere
inganno
. Et;
in nero molte coft
; CTperae-
nentura le bellifumé ]
turai confidilo di buoi
tore alcuno nonjecementiongiamo
* .
Ma pur,
se /idicesse
che alcun buono^mlrif^ le hauejfe
-
fatte coft bellef i direbbe fem prelH ^o perche
fi come quel caldo producent* può effereo del
fuoco
,
o naturai dell'animale
>
odi
altra co
fa
,
non pur del
Sole;
cofi il buon mdrCffio non
' p S s j s m m r , : coir 14?arte de gl* antichi,
flètti quelli
,
chefterrò Varie
,
nonfurono bue*,
mini fi efacitati neidiro i
else
potfifer.o meder
.tutu qmillexofè^che fauna»* di. Infogno: d à
qualiJfitmo Cmeroae,mentregiouaaetto com*
pofe tltlfiéfilLi muentume . dannati fa i d a in i
m età matura: nella-fuaUhauea conojomto per,
proutifi come .cmfeffa, che Varte d à Sjietorì
nonhaueo comprfiulomtdefimo partef i quel­
le cofe , che tiVeloquenti* perteueuano
. M.i
poniamo ,-che iltutto babbiaad ejjèr riconufcm
to dall’arte degli antichi
»
io peggio nelThea^
Irò m io , che quel ne^otio >fie periirnea uejh-
u il corpò.humano ,.e
^TontanfiXTeffo^eftire
.
.Qonciofiacofa, che
fé la lan a
,
di che pofjano efferfatte le uefìe3e le
-,
a a l\€ tfiora richiamata al fuo principio,
dui*»
urm
alle pecore
rptra fi
fiutimi
4*1
tonditore
dvuo^tt^ ioT ^ jM an corqu eflv
,
che qu
e',
che
hanno componuto dapixi chgt'artef u ojjèwata^
ti hanno aggiunto to t.& tcm tT^e*^echeV 'or
fafia bijognodi nume ojjèw ationt
. g
rane*
1...,25,26,27,28,29,30,31,32,33,34 36,37,38,39,40,41,42,43,44,45,...516
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