Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 34

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E T u F. a r .
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Iafètica
c-maltfrtojagiores’
It «£-« »
uenfientHig l indètùdui
,
tanto fa »* '
*
sa
ifiti ahi unìverfak
,
tanto vengono a me-
che fcen-
J lr*rfipi»p«h '.
titano o lia n tk h i: terchi fidano nel?d ito . &
che quelle
o
i^fetnui^^^^^^^^ntro
cllcsa,g®*
^«i »o,
perche pigli le Jpetiaftffrm
. I .
, / «*'
«mawrtto a eli
& l o * n f i
ritto e *nivmV
flato
,
pertbeTie *tmlìctxttb ftm fre
., sai* norrò &
parlar di Soffiate, o di Natome, ahfitm feràpm
commodo l'andare alThuomo
,
òlqvale è loram­
ento
,
che all'animale, o al vivente
,
a alla fo~
Iran7 a ;
imherùche l'ammale, il vivente,
anc6mMtr£CG}
mo^ g r ered o f che
coso come sa
alcuno diman-
ffffeq u a lfifjè ^cagjon T ^ L tg ener^ion^fr.
le cofi
:le yltlTr/
(londeHe il SotTl/fleTTeT^
deggu.-j&frmjcc,
non
ffìiarti*
^
ra dj uo affienato la u<nracagione : la qual
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^ e A r ^ T ^ S S o n o «
puo
aunenir al­
trimenti
. Ma ,
perche il caldo rmmflrato da
noi tuo ancorm i piv freddo uernofar produeer
herbe .fio ri
, £T
altre cof i
,
adunque è da dire^
(he il caldo dt qual fi voglia cofa fia cagion del-Caldo
et,*
Ii
generatione >fe»%a dire il Sole
:
perche
caldo può far ciò
,
benché quello del Sol prinum,
cipalmente
. Cosi
diremo di molte compofìtio-‘
>J
ni
fatte buone
:
imperoche
, sa
alcun uolefft
affermar
, che
tutte quelle
,
che fono buone &
belle , fifiero tali
;
perche forte de
nse
antichi
k haveffi cefiprodotte, < foeffo potrebbe prph*
A
V
1...,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33 35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,...516
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