Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 337

-
• «
vrp*-
e
fe ,
uirtuofamente
; <jr Cavatore-
fcamenteaCuna
éfrl'a
li
è nondimenouncofifatto colmo
,
che
bafta a ogni animo bencompofio,
ejw
nelle morali difcipline effercitato.
'
•vlbseto
quali
V . S.
con tanto
,
inuagbita di quegli ornamenti
,
che •
illuftranoi poffejfori
per fuo
diporto trattenendo/i
>
che.ne' ragio­
namentifamiliari è lodata cerneCai
tilhmno di belle
lett
feorfigraniti ammirata, contefcien
tiato. Xbi legge le poefie, & quei
componimenti
,
eh'alcuna
fer
dar qualche ricreationeag li jpiriti
in altreuirtuofe
operatimi
affaticar
t i
,
eper istigare
te tto
,
elegantemente di/pone vRiota
V.
S .
per molkcelebre
;
din
le attribuifee tutte rftteUelodi^che
( per molte e infinite che fiano
)
fuo
fummo ualorfempre
fir n
poche
- r i
I o
,
quanto ame( febene & dipoco
-
gufto, & d t i n f e r m o
giudicio
tere) fon refiat»molto-pieno di mai
1...,327,328,329,330,331,332,333,334,335,336 338,339,340,341,342,343,344,345,346,347,...516
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