Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 325

1 O
intefo del fecondo dau-
no
,
che
V . S. hae sat/o
in
'
I
quefio anno
.
I
labe rm
ha
f
ì
1
J
.
; j
aggiunto tanto dolore,quan
% l lo potea capere nello afflitto
!
petto p erla morte del SigJ?,
Il
Antoni otto
,
pur che bab­
bia potuto trovar luogo per effer occupato il tutto.
Ne vorreig in
,
che la Signoria del Magnifico
Pa­
dre,
o
V. S.
cadefjè in quelle differaiim i
,
che w
tendo effr it le uoflre amariludìiti- f i vicine
che
non volete ricever alcun conforto
.
ìmperoche fòri
*
certo, che
,
oltra che non piacete al
Sig.D io
,per
non v i voler conformar col voler di
S. M.
tvtbate
co fofbiri,
sa
con le lagrime vofire iltranquillo
Tìato delle ben locate anim e. Era bùi ragione
che! carofratello di
V» S.
non contentandofi di go
der filo la cclefic helkZgjt } damamiaffé dfai $*g.
1...,315,316,317,318,319,320,321,322,323,324 326,327,328,329,330,331,332,333,334,335,...516
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